Diagnosi e trattamento


Una corretta diagnosi è il necessario presupposto ad una cura efficace. Un percorso diagnostico per le diverse malattie della bocca può limitarsi all'esame obiettivo del cavo orale o richiedere esami microscopici dei tessuti, radiografie, prove funzionali, prelievi di sangue o test microbiologici.

Innumerevoli sono le malattie che possono coinvolgere la cavità orale e per la maggior parte di esse esistono specifici trattamenti. Ciò nonostante, i differenti trattamenti possono essere raggruppati in tre principali categorie, che non si escludono vicendevolmente, ma possono coesistere all'interno dello stesso piano di cura:

  • trattamenti medici: prescrizione di farmaci in grado di far guarire il paziente dalla malattia o di ridurre i disturbi che essa comporta;
  • trattamenti chirurgici: asportazione chirurgica della lesione, riservata ai casi per i quali non esiste una terapia medica o per lesioni destinate ad aumentare di grandezza nel tempo;
  • controlli periodici: per tutte le malattie che per la loro natura richiedono una costante monitorizzazione, come nel caso delle lesioni potenzialmente maligne.

Tutti i casi analizzati e trattati dall'equipe medica di D.O.T. sono basati su rigorose ricerche cliniche, con la finalità di promuovere una medicina basata sulle prove.

Di seguito si riportano alcune argomentazioni relative alla diagnosi. Per ulteriori approfondimenti si consiglia di attivare un contatto diretto mediante una chiamata al +39 3661972196 e/o via e-mail 

Test diagnostici


Biopsia

La biopsia è un esame fondamentale per poter effettuare una diagnosi precisa in molte malattie della bocca. Oggi, inoltre, rappresenta un intervento semplice e minimamente invasivo, eseguibile alla poltrona in pochi minuti. Nel corso dell’intervento il paziente non sente alcun dolore in quanto i tessuti su cui si esegue il prelievo vengono anestetizzati. Dopo avere effettuato un’anestesia locale, si procede al’incisione di un piccolo frammento di mucosa orale, che verrà inviato al laboratorio per l’esame istologico. Il nostro obiettivo è rendere questo esame il meno problematico possibile, garantendo un’estrema attenzione alle esigenze del paziente prima, durante e dopo l’ intervento. La comunicazione dei risultati dell’esame istologico avverrà nei tempi più rapidi possibili, al fine di ridurre al minimo il disagio e l’ansia che spesso accompagna queste procedure diagnostiche.

Esame citologico

L’esame citologico del cavo orale è un indagine non invasiva utilizzata per la diagnosi di un numero piuttosto ristretto di lesioni che colpiscono la mucosa della bocca. Utilizzando in modo tangente rispetto alla superficie della lesione uno strumento affilato è possibile effettuare un prelievo cellulare che sarà posizionato su un vetrino. L’anatomopatologo avrà a disposizione un numero di cellule sufficienti per ottenere informazioni sulla malattia. Questo esame non è utile per la diagnosi dei tumori della bocca o lesioni dal potenziale maligno, mentre può essere utile per individuare funghi, batteri o virus. Un altro tipo di esame citologico è quello effettuato per mezzo dell’aspirazione del contenuto di una lesione. Il procedimento risulta più invasivo di quello descritto in precedenza perché si avvale un ago per la perforazione della parete della lesione e sarà quindi necessaria una modesta dose di anestesia locale per il controllo del dolore. E’ possibile verificare in tempo reale la presenza di sangue, pus o siero al di sotto dell’epitelio, mentre l’esame da parte dell’anatomopatologo del materiale prelevato può contribuire alla diagnosi.

Sialometria

La sialometria è un'indagine non dolorosa e di semplice esecuzione che serve a valutare la quantità di saliva prodotta dal nostro corpo. In un soggetto adulto, in buone condizioni di salute generale, la quantità di saliva prodotta è pari a circa 0,2-0,3 millilitri al minuto che possono arrivare fino a 1-2 durante la stimolazione del flusso salivare, come ad esempio durante i pasti o alla visione di prelibatezze che ci fanno venire “l'acquolina in bocca”. La sialometria consiste nella raccolta della saliva in un arco di tempo prefissato, generalmente 3 o 5 minuti consecutivi, attraverso l'utilizzo di una provetta graduata e di un imbuto di piccole dimensioni. La procedura viene ripetuta 2 volte, una in condizioni normali e l'altra facendo masticare una piccola pallina di cera o paraffina, per stimolare la produzione di saliva. È importante diagnosticare una diminuzione della quantità di saliva creata dal nostro corpo, perché la secchezza orale può causare numerosi disturbi a livello della bocca.

Diagnostica per immagini

Alcune alterazioni delle mucose della bocca possono essere in realtà segni di malattie che originano da strutture profonde e la cui valutazione necessita il ricorso ad indagini strumentali. Come in altre specialità mediche, anche per il trattamento delle malattie della bocca, il clinico può avvalersi di esami che permettono di valutare in modo indiretto le strutture al di sotto della mucosa orale. E’ possibile utilizzare piccole radiografie endorali, panoramiche di tutta la bocca o tomografie computerizzate per indagare malattie a carico delle ossa mascellari o dei denti (tessuti duri), mentre per esaminare i tessuti sotto alla mucosa, compresi muscoli, vasi sanguigni, ghiandole salivari e linfonodi (tessuti molli), è possibile ricorrere alla ecografia e alla risonanza magnetica. Alcuni di questi esami sono assolutamente non invasivi (ecografia), mentre per gli esami radiografici tradizionali (endorale, panoramica) le radiazioni assorbite dai pazienti sono molto ridotte. L’acquisizione di immagini radiografiche od ecografiche permettono nella maggioranza dei casi di formulare una diagnosi clinica, programmare correttamente l’eventuale biopsia e giungere ad diagnosi definitiva.

Esami del sangue

Anche se molte delle malattie che colpiscono la bocca originano da problemi di natura locale, esistono situazioni in cui alterazioni del cavo orale sono espressione di disturbi di tutto l’organismo. Non di rado per esempio alterazioni delle difese immunitarie di un individuo hanno come prima manifestazione una infezione della bocca, così come può accadere per malattie del sangue o della pelle. Per questo motivo in alcune situazioni può essere indicato affiancare le informazioni raccolte visitando la bocca, con quelle ottenibili grazie ad esami del sangue. I più comunemente utilizzati nella diagnosi delle malattie del cavo orale sono quelli utili a valutare il numero delle diverse cellule del sangue (emocromo), la presenza di anticorpi caratteristici di alcune malattie (screening autoimmune) o i segni di infezioni (HIV, HCV).

Test per il papillomavirus

I papillomavirus o HPVs sono un gruppo di virus responsabili di diverse malattie, alcune delle quali interessano anche il cavo orale. Le più comuni lesioni orali causate dai papillomavirus sono i papillomi, ovvero il corrispettivo orale delle verruche della pelle. Una piccola minoranza di papillomavirus sono attualmente considerati la principale causa di infezioni genitali femminili e del tumore della cervice uterina, per questo motivo in Italia la vaccinazione anti-HPV è offerta gratuitamente alle ragazze nel corso del 12° anno di vita. Benché non sia ancora stata stabilita una relazione causale tra questi virus e lesioni neoplastiche del cavo orale, la presenza dei papillomavirus o di lesioni ad essi collegate può essere motivo di preoccupazioni per alcuni pazienti. Grazie a test di tipo molecolare è possibile verificare la presenza e il tipo di papillomavirus in prelievi di mucosa orale.